Stefano Tettamanti - Tifoso - Agente Lettario

Stefano Tettamanti, inutile che mi sorprenda di uno che assomiglia alla versione omosessuale di Massimo D'Alema, è riuscito in mezza paginetta di carta straccia, a rendersi ridicolo davanti a quelli a cui dovrebbe interessare quello che scrive o quello che fa: i lettori. A rendersi particolarmente antipatico a quelli in cui si immedesima : i tifosi. A fare incazzare la squadra di calcio più antica d'Italia e unica rappresentante del calcio che conta della sua città natale: Genova. Ma non me. La mia mente, leggendo dei suoi "brividini" nel vedere Pratto togliersi la maglietta, ha perso completamente la retta della ragione ed ha intrapreso un viaggio onirico così realistico da preoccuparmi. Mi sono immaginato di questo povero sfigato genovese, che come me si è dovuto momentaneamente impegnare in terra straniera per campare, che nascondendosi dietro a quei baffetti da procione, si emozionava davanti alle gesta di un calciatore poco aggraziato come il miglior frocione romano. I baffetti , gli occhialetti, strumenti per mascherare quel faccino così pulito che viene voglia di dargli una bella strizzata alle guanciotte, chissà come correva libero da bambino, lui si, con un eleganza effeminatamente felina. Non come il povero "dromedario" Pratto. Ma poi mi sono risvegliato e ho scritto qui .... perchè non si può tacere a tanta ignorante provocazione. Signor Tettamanti, lo faccia per se stesso ... la smetta di scrivere e come il suo stesso mestiere le consiglia ... faccia scrivere ad altri. Allego il pezzo originale di cotanto genio letterario ... potete leggero cliccando qui

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